Indizi su sabotaggio gasdotto Nordstream – VIDEO

(AGGIORNATO 08/10/2022 18:16 CON RAPPORTO RAND E ANALISI FRANCO FRACASSI)

Sommario

  1. L’ex ministro Sikorksy ringrazia gli USA per aver fatto esplodere il gasdotto Nordstream.
  2. VIDEO: Minacce di Joe Biden al gasdotto Nordstream.
  3. VIDEO: Victoria Nuland minaccia gasdotto Nordstream.
  4. Il clamoroso documento RAND.
  5. Nave militare USA nei pressi del gasdotto, disabilita la localizzazione.
  6. AUDIO: Assassino di Peter Griesmann, gestore riparazioni Nordstream (nuovo Enrico Mattei?).

Raccolta documenti, prima che fossero cancellati e censurati, sul sabotaggio del gasdotto Nordstream.
Questo video con Demostenes Floros approfondisce la questione del sabotaggio dei gasdotti Nordstream 1 e 2, che fino a ieri risultavano avere ben 4 buchi (corrispondenti a veri e propri “crateri”):

In queste ultime settimane, l’equivalente tedesco della nostra Confindustria aveva apertamente dato il via libero al gasdotto Nordstream 2.
La Germania ha affermato che i danni al gasdotto potrebbero essere permanenti e impossibili da riparare, a causa dell’acqua salata entrata nei tubi.
Il gasdotto dalla Norvegia verso la Polonia è attualmente operativo e in grado di pompare 10 miliardi di metri cubi di gas, ma purtroppo sono troppo pochi per il resto dell’Europa, per cui l’unica a beneficiarne potrebbe essere la Polonia.
Di seguito elenco alcuni indizi sui possibili autori delle esplosioni.

1. L’ex ministro Sikorksy ringrazia gli USA per aver fatto esplodere il gasdotto Nordstream

Siccome Twitter lo ha cancellato, ho pensato fosse utile pubblicare il salvataggio dell’intera pagina del 27/09/2022 in cui l’ex ministro polacco Sikorsky scriveva “Thank you, USA”, commentando una foto di una delle esplosioni del gasdotto Nordstream. È possibile leggere anche i commenti, siccome la pagina che ho salvato personalmente, prima della cancellazione, è intera:

Tweet del 27/09/2022 dell'ex ministro Sikorksy che ringrazia gli USA per aver fatto esplodere il gasdotto Nordstream
Tweet del 27/09/2022 dell’ex ministro Sikorksy che ringrazia gli USA per aver fatto esplodere il gasdotto Nordstream

Il tweet originale si trovava all’ URL seguente:

https://twitter.com/radeksikorski/status/1574800653724966915

…ed è stato sicuramente online fino al 28 settembre. Quello che è sicuro è che il 2 ottobre l’URL è stato cancellato.
Questo qui sotto è un altro salvataggio di un altro utente (del solo tweet):

Tweet di Sikorsky che ringrazia gli USA
Tweet di Sikorsky che ringrazia gli USA

2. VIDEO: Minacce di Joe Biden al gasdotto Nordstream


Video del 7 febbraio 2021 in cui il presidente USA Joe Biden minaccia esplicitamente il gasdotto Nordstream 2.
Dichiarazione di Biden riportata anche da:

● Mauro Bottarelli, 27 Settembre 2022 su Money.it: “Il 7 febbraio Biden minacciò Nord Stream. Sarà una coincidenza. Ma la guerra è qui”.

ilfattoquotidiano.it/2022/02/07/ucraina-biden-e-scholz-minacciano…nord-stream-2…

3. VIDEO: Victoria Nuland minaccia gasdotto Nordstream

Il 28 Gennaio 2022 Askanews riporta un video in cui Victoria Nuland fa questa affermazione tremenda:

«Riguardo al Nord Stream 2, continuiamo ad avere colloqui stretti e chiari con i nostri alleati tedeschi, e voglio essere chiara con voi oggi: se la Russia invade l’Ucraina, in un modo o nell’altro, il gasdotto Nord Stream 2 non andrà avanti».

Victoria Nuland è attualmente il Sottosegretario di Stato per gli affari politici nell’amministrazione Biden, si occupa delle questioni dell’Ucraina.
Questa è la fonte:
askanews.it 28/01/2022: “Usa: se Russia invade Ucraina stop al gasdotto Nord Stream 2”
E questo è lo screenshot:

Victoria Nuland (segretario USA per l'Ucraina) minaccia il gasdotto Nordstream il 28 gennaio 2022
Victoria Nuland (segretario USA per l’Ucraina) minaccia il gasdotto Nordstream il 28 gennaio 2022

4. Il clamoroso documento RAND

Il giornalista Roberto Mazzoni, fra i pochi seri diffusori di notizie indipendenti, ha divulgato il documento forse più importante fra quelli fin qui citati, quello con il logo della RAND Corporation, «un’organizzazione senza fini di lucro che fornisce studi e ricerche strategica dell’industria militare statunitense, che si dice provenga da un informatore interno all’organizzazione, descrive un elaborato progetto di arricchire gli Stati Uniti a spese della Germania e dell’Europa in generale, mediante il coinvolgimento tedesco ed europeo contro la Russia nella guerra in Ucraina».
Mazzoni precisa: «Il documento potrebbe non essere autentico, ma il contenuto risulta confermato, e non è stato mai screditato in maniera credibile e plausibile».
L’approfondimento sul documento Rand, anche in collaborazione con Il Vaso di Pandora, è suddiviso in varie parti, una delle quali è stata già censurata da Youtube.
Al momento le parti sono le seguenti, con video:

RAND: il documento segreto che scuote l’America – MN #185

RAND: il documento completo – Vaso di Pandora – MN #186

RAND: la conferma in fondo al Mar Baltico? – parte 1 – MN #187

RAND: Ecco il vademecum per tutte le guerre della Rand Corporation – Roberto Mazzoni – Dal canale Youtube de Il Vaso di Pandora

5. Nave militare USA nei pressi del gasdotto, disabilita localizzazione


In questo video, Franco Fracassi parla del possibile sabotaggio del Nord Stream 1 e 2, e delle conseguenze sulla Germania, l’Italia e l’Europa.
Anche lui denuncia forti sospetti sugli americani: addirittura una nave militare USA, vicina ai luoghi delle esplosioni, e che spegne il dispositivo di localizzazione, il cosiddetto trasponder.

6. Assassino di Peter Griesemann, gestore riparazioni Nordstream (nuovo Enrico Mattei)

Ulteriore indizio sull’autore del sabotaggio del Nordstream.
Il giornalista Franco Fracassi racconta l’assassinio dell’imprenditore che gestiva la manutenzione del gasdotto (Griesemann Group), che era amico dell’amministratore del consorzio Nordstream (l’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, anche membro della Gazprom), e che avrebbe dovuto riparare i danni delle esplosioni dolose, che si sono verificate 22 giorni dopo, la mattina del 26 settembre 2022. Mentre Karl Peter Griesemann pilotava il suo aereo privato, è stato affiancato da diversi caccia militari, della NATO e di mezza Europa, che, senza abbatterlo, gli hanno impedito di atterrare alla sua destinazione, dirottandolo su percorso lunghissimo, allo scopo di farlo precipitare per esaurimento del carburante.
La dinamica di questo assassinio è stata ricostruita in base alla rivelazione, pubblicata su TagesZeitung, di uno dei dirigenti dei Servizi Segreti tedeschi.
L’imprenditore è morto il 4 settembre.
Fracassi si chiede se sia adeguato paragonare questo omicidio a quello di Enrico Mattei.
Ecco l’audio:

https://t.me/Franco_Fracassi/921 (AUDIO)

 

Agatha Christie sosteneva che “3 indizi fanno una prova”. Qui ne abbiamo un mucchio!

Se la Russia avesse voluto chiudere il gasdotto, non si capisce perché avrebbe dovuto farlo saltare in aria, invece di chiudere semplicemente i rubinetti. Sono molti a vedere, in questa interpretazione, la Russia comportarsi come una specie di Tafazi autolesionista (quello di Aldo, Giovanni e Giacomo) verso il suo stesso gasdotto, per la cui costruzione ha contribuito spendendo cifre esorbitanti, probabilmente non più riparabile. Il gasdotto era una risorsa da cui la Russia ricavava enormi guadagni.

Nel 1982, la CIA scoprì i piani della Russia per iniziare a vendere gas all’Europa – e fece saltare i tubi

● L’Antidiplomatico: “Sabotaggio Nord Stream, ex funzionario dei servizi segreti svizzeri esclude la Russia dai sospetti”

News:

Sky TG24 e Il Fatto Quotidiano hanno confermato la seguente notizia:

Gazprom ha informato il gruppo italiano di petrolio e gas Eni che non sarà in grado di fornire gas all’Italia per “impossibilità di trasportarlo” attraverso l’Austria.
Le consegne sono sospese a partire da oggi, 1 ottobre, secondo un comunicato di Eni. “Quindi oggi il flusso di gas russo destinato all’Eni attraverso il checkpoint di Tarvisio sarà a livello zero”, afferma l’azienda italiana.

Leggi anche:

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La migliore protesta contro finanza, politica e sanità, è ritirare contanti dal conto corrente, anche piccole somme. Una protesta pacifica, poco impegnativa, ma potentissima. Contanti da convertire in beni sicuri. Chi è povero può diffondere l’iniziativa.
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