Lettera di medico ebreo ”pro-vax”, e obbligo finto in caso infermiera di Bolzano
Lettera di un medico ebreo, favorevole ai vaccini
Il vaccino è facoltativo ma poi…
– “Diamo la caccia a chi non si vaccina.”
– “Staneremo casa per casa coloro che non si vaccinano.”
– “Chi non si vaccina è un untore.
– “Chi non si vaccina sarà responsabile della morte altrui.”
– “A chi non si vaccina andrebbe revocata la copertura sanitaria.”
– “Se non ti vaccini non puoi più lavorare.”
– “Devono stare agli arresti domiciliari e fare una vita da sorci.” ( Roberto Burioni)
– “Devono ridursi a poltiglia verde.” (Selvaggia Lucarelli)
– “Mi divertirei a vederli morire come mosche.” (Andrea Scanzi).
– “Rider, sputate nel cibo che consegnate ai no-vax.” (David Parenzo)
– “L’invito a non vaccinarsi è un’invito a morire.” (David Parenzo, Presidente del Consiglio.)
Ma basta leggere i giornali, ascoltare radio e TV, leggere i vari social e ne trovano a bizzeffe di dichiarazioni pesanti e lesive della dignità e libertà di chi decide di non vaccinarsi, o non può vaccinarsi.
Eppure essendo tale vaccino FACOLTATIVO per scelta del Governo, proprio il governo dovrebbe tutelare i diritti di chi si avvale di questa facoltà da lui concessa.
Invece Draghi ci mette il carico.
Perché non lo rende obbligatorio invece di arrivare ad un ricatto etico e morale?
Beh scusate, ma essendo di origine ebrea askenazita ho imparato a non fidarmi di un governo che aizza il popolo verso chi esercita un proprio diritto concesso dallo stesso governo.
Quando esponenti del governo affermano che anche quest’anno la scuola è a rischio e che bisogna vaccinare i ragazzi, che solo quelli vaccinati potranno frequentare in presenza, ma che al tempo stesso dichiarano che il contagio non avviene a scuola ma sui mezzi pubblici una domanda me la pongo.
Ora vogliono limitare l’uso dei mezzi pubblici a beneficio dei soli titolari di greenpass, ORA CHE PIÙ DEL 60% della popolazione è vaccinata!
Fino a pochi giorni fa potevano viaggiare stipati come carri bestiame.
“I focolai sono dovuti agli assembramenti della movida, nei locali pubblici” ma “gli assembramenti nelle piazze per gli europei è da escludere che possano essere responsabili della nuova impennata di contagi”.
A leggere certe affermazioni una domanda me la pongo!
Anzi in questi mesi di domande me ne sono poste tante, forse troppe, ma sempre usando il freddo raziocinio insito nel mio percorso di studi e nella mia natura.
A tante ho trovato risposte nella impreparazione iniziale, nella incompetenza, in taluni casi nella negligenza di chi doveva gestire la situazione.
Ma qui siamo andati oltre, molto, troppo oltre.
(L.P)»

Il caso dell’infermiera di Bolzano prova che si tratta di un obbligo finto
«Il caso dell’infermiera di Bolzano è stato un vero colpo da maestro, una mossa geniale che ha smascherato questa farsa a norma di legge.
«Per chi non conoscesse la storia: “Obbligata” a vaccinarsi in base al DL 44 che impone la vaccinazione ai sanitari per “prevenire l’infezione da sars-cov2”, l’infermiera si è presentata al centro vaccinale con il suo avvocato Renate Holzeisen e ha chiesto al medico di firmare una dichiarazione in cui venisse confermato che il farmaco previene davvero l’infezione. Ovviamente essendo falso, il medico si è rifiutato, sono stati chiamati i carabinieri, è stato verbalizzato tutto ed ora l’avvocato preannuncia una denuncia per falso ideologico.
«Questo episodio, oltre a mostrare le contraddizioni della legge che impone la vaccinazione coatta ai sanitari, molto probabilmente destinata a esplodere nelle prossime settimane, conferma che è sufficiente presentarsi con un legale per inceppare la macchina infernale del terrorismo vaccinale. Io ritengo che per rovesciare il tavolo sia sufficiente non firmare il consenso informato e chiedere che lo firmino loro per fargli assumere le loro responsabilità. Ovviamente nessuno firmerà mai per voi, ecco perché basta questo inghippo legale per evitare di preoccuparsi.
«In ogni caso tutto questo è ancora la prova che si tratta di un obbligo finto e che ci sono sempre una soluzione ed una via d’uscita a tutto. Per cui state assolutamente tranquilli, non potranno mai realmente obbligare nessuno.»
La migliore protesta contro finanza, politica e sanità, è ritirare soldi dal conto corrente
Per ogni euro ritirato, la banca perde in media 30€. È una protesta pacifica, poco impegnativa, ma potentissima. Basta ritirare anche una piccola somma. I soldi vanno prelevati in contanti o convertiti in beni di rifugio. Chi è povero può comunque diffondere l’iniziativa.
Leggi l’annuncio e scarica la locandina della protesta.