Emergenza infinita e possibile guerra fra USA e Russia – VIDEO
L’emergenza non solo non è finita ma se possibile si è consolidata. Lo scorso anno il governo e gli esperti ci dicevano tramite i mass media, che dovevamo fare dei sacrifici perché a breve sarebbe tornata la normalità. Invece è passato più di un anno e non solo non abbiamo riconquistato le nostre vecchie libertà, ma ne perdiamo ogni giorno di nuove. Saremo a vivere in un clima di tensione anche la Pasqua, come il Natale. Mentre papa Francesco, e tutta la Chiesa, non sembrano dire una parola di fronte allo svuotamento di questi momenti che si così importanti per un intero popolo italiano, e non solo per i credenti. Non avevamo visto male nel denunciare con largo anticipo che questa nuova emergenza non rappresentava altro se non una nuova forma di governo, un nuovo meccanismo grazie al quale tenere i cittadini con la testa sott’acqua. Cittadini che non devono più contare, dentro le dinamiche politiche del nostro paese.
DPCM illeggittimi
È passato più di un anno e questi di DPCM che avevano scandito la nostra vita già al tempo del secondo governo Conte, sono tornati tali e quali con Mario Draghi. Un giudice coraggioso di Reggio Emilia, pochi giorni fa spiegato che i DPCM sono assolutamente illegittimi, che i nostri di fondamentali non possono essere limitati per mezzo di questi meri atti amministrativi. Tuttavia la politica continua a fare ‘spallucce’, continua a utilizzare gli stessi metodi come se nulla fosse, e a raccontare che vivremo un clima di emergenza infinita. I politici continuano a spiegarci che qualunque cosa faremo non usciremo mai dall’emergenza, che, come diceva anche l’amministratore delegato di Pfizer, il Coronavirus e il Covid-19 diventeranno un problema endemico. Ovvero si ripresenteranno sempre e non saranno mai sconfitti.
Emergenza per giustificare la perdita dei diritti
L’oligarchia sovranazionale ha trovato il grimaldello perfetto per svuotare la nostra democrazia, facendo per giunta finta di farlo fin di bene. Ci sono pochi italiani che sono usciti dalla caverna, per utilizzare una metafora cara a Diego Fusaro. Sono quegli italiani che si rendono conto di vivere circuito fatto di manipolazione permanente. Si tratta di un’avanguardia intellettuale coraggiosa e consapevole, che prova a far sentire la propria voce prevalentemente attraverso gli strumenti che la rete mette a disposizione. Questo perché il grande circuito mainstream monolitico diffama, colpisce e intimorisce tutti quelli che osano sfidare il pensiero unico. Anche su Internet si respira un clima di tensione, infatti, come sapete, nell’ultimo anno stati chiusi moltissimi canali di informazione che avevano usato sfidare i dogmi dello scientismo dominante.
Vaccino Astrazeneca prima sospeso, poi riabilitato
Questo clima di paura non ci deve condizionare, perché l’autocensura è ancora più grave della censura. Quindi noi dobbiamo continuare a dire quello che pensiamo e liberamente, usando toni pacati e dialoganti, mai ossessivi e dogmatici. Però non dobbiamo mai tacere per assecondare chi ci comanda. Avere compreso in maniera indecorosa e vergognosa il dibattito scientifico, ha provocato dei danni inenarrabili. Abbiamo assistito con stupore a questo balletto, che nell’ultima settimana ha riguardato il vaccino di Astrazeneca, il prodotto anglo-svedese, prima ritirato da quasi tutti i paesi europei, iniziando dai paesi scandinavi. Poi Germania impone lo stop precauzionale, quando parla la Germania tutti gli altri paesi dell’Unione Europea la seguono a ruota, compresa l’Italia. Quindi anche noi abbiamo sospeso la somministrazione di vaccino Astrazeneca, in attesa di ulteriori studi, che sono arrivati giovedì, con l’EMA che ha assicurato che il vaccino non causa trombosi. Salvo precisare, subito dopo, che i casi che avevano indotto l’istituto tedesco a bloccare il vaccino, a causa delle gravi reazioni di trombosi cerebrale, non possono escludere relazioni di causalità con il vaccino Astrazeneca. Questi casi, però, hanno riguardato prevalentemente giovani donne, che con ogni evidenza erano sane e senza rischi, anche se fossero risultate positive al Coronavirus, e che invece hanno pagato un prezzo altissimo, dopo aver deciso di vaccinarsi. Per cui questo sistema mediatico, nemico della logica, della verità e del buon senso, riesce a dirci contemporaneamente che lo studio dell’EMA non trova un aumento dei casi di trombosi, ma allo stesso tempo non esclude che quei casi gravi di trombosi cerebrale, che hanno causato la sospensione del vaccino dei tedeschi, possono essere addebitati al vaccino. Questo sistema cerca di tenere insieme tutto il contrario di tutto. Ma oramai governanti e mass media vivono di bugie permanenti, e non si preoccupano più di giustificare razionalmente quanto dicono. Si smentiscono in continuazione, ma non avendo né pudore né vergogna, e disponendo della forza mediatica, non hanno bisogno di giustificare né chiarire nulla.
I signori di Davos
Dobbiamo scovare le incongruenze che questo sistema propone per denunciarli ad altri cittadini liberi non ipnotizzati, né suggestionati. Cittadini che preferiscono valutare con il lume critico della ragione ciò che viene loro raccontato. È un momento molto difficile e particolare, perché è ormai chiara la volontà di questo sistema di imporre un nuovo equilibrio egli stati, tra le classi e fra le nazioni che verrà forgiata dall’emergenza pandemica. L’emergenza pandemica serve soprattutto ai signori di Davos, quelli che hanno utilizzato uno slogan slogan del genere: “Nel futuro non possiederai nulla e sarai felice”. Questi signori cercano di svuotare il nostro benessere, colpendo il nostro tessuto produttivo e commerciale. Lo stanno facendo con l’inganno la malizia. Tantissimi sono già finiti nel girone della povertà. Dentro larghe fette dell’opinione pubblica si sta insinuando l’idea che nel futuro non sarà più possibile vivere grazie al proprio lavoro e ingegno, ma che tutti saremo costretti a chiedere la carità ad uno Stato paternalistico. Questo Stato deciderà al posto nostro cosa è bene e cosa è male.
Cancellare l’autosufficienza economica della classe media
Questo è il futuro dipinto per noi da questi grandi signori che come insegnava il Gattopardo, vogliono cambiare tutto per non cambiare niente. Mantenere cioè un comando saldo sulle dinamiche di potere, sulla gestione di un economia sempre più finanziarizzata. Vogliono mantenere le leve non del denaro, che hanno già in abbondanza, ma della creazione del denaro, cioè vogliono stabilire chi, come, quando e perché potrà garantirsi una autonomia economica. Questo senza pagare mai per gli errori compiuti, togliendo ogni limite a un sistema che ha causato gravissimi danni fin dal 2008, quando sulla scia del fallimento della Lehman and Brothers, tutti i paesi occidentali finirono coll’essere travolti. La crisi anche quella volta la pagarono soltanto i ceti più poveri, gli orchestratori potenti non pagano mai. I banchieri rimangono sempre a loro opposto, non vengono mai cambiate le regole che consentono a questi padroni di continuare una vita lussuosa, sulla pelle di chi resta povero pur lavorando.
Mario Draghi ha passato la vita a svendere i beni italiani
Dobbiamo provare a cambiare quel sistema dalle fondamenta, e soprattutto resistere di fronte a questo potere che si è blindato intorno alla pessima figura di Mario Draghi. Questi più di ogni altro incarna la violenza cinica e dissimulata del sistema finanziario. Un uomo che ha passato tutta la vita svendere i beni italiani, in favore di gruppi internazionali apolidi e sovranazionali, che lo hanno ricompensato garantendogli di occupare sempre posti di assoluto prestigio. Tutti i partiti hanno gettato la maschera e si sono inginocchiatevi fronte a questo nuovo profeta laico, che rappresenta un problema per tutti, e non una opportunità. In parlamento non c’è nessuno che muoverà un dito per fermare tutto questo. Limitarsi a criticare non basta, bisogna usare tutte le possibilità offerte dalla democrazia per fermare l’ingiustizia.
Possibile guerra fra USA e Russia?
Qualche giorno fa Joe Biden, il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America vincitore da una competizione elettorale molto chiacchierata, per usare un eufemismo, ha definito il presidente della Russia Putin, un assassino. Putin ha risposto in maniera altrettanto dura. Ma probabilmente Biden non ha fatto una gaffe. In genere, quando l’élite globale e progressista americana inizia a presentare come un mostro un leader politico, significa che ha già pensato di passare alle vie di fatto. La procedura è sempre la stessa. Dipingono male l’uomo, il bersaglio, la nazione finita nel loro libro nero, iniziando una campagna di demonizzazione tesa a trasfigurare il nemico come un macellaio come, un killer, un assassino come uno che danneggia il proprio popolo.
Alla fine, questa diffamazione organizzata si conclude sempre con una dichiarazione di una guerra vera e propria. Questo schema è stato usato sempre uguale, fin dalla guerra in Jugoslavia con Milošević nel mirino. Lo schema si è ripetuto con Saddam Hussein, si è ripetuta con Gheddafi. Ci hanno provato anche con Assad, dove però si sono scontrati con l’intervento russo, senza riuscire a far fuori il leader della Siria. Il giochino è sempre lo stesso, se Biden oggi dice Putin è un assassino significa che esiste una corrente di pensiero interna all’establishment americano che pensa per davvero di risolvere da qui a breve i problemi con la Russia per mezzo di una guerra vera e propria.
Alla fine, questa diffamazione organizzata si conclude sempre con una dichiarazione di una guerra vera e propria. Questo schema è stato usato sempre uguale, fin dalla guerra in Jugoslavia con Milošević nel mirino. Lo schema si è ripetuto con Saddam Hussein, si è ripetuta con Gheddafi. Ci hanno provato anche con Assad, dove però si sono scontrati con l’intervento russo, senza riuscire a far fuori il leader della Siria. Il giochino è sempre lo stesso, se Biden oggi dice Putin è un assassino significa che esiste una corrente di pensiero interna all’establishment americano che pensa per davvero di risolvere da qui a breve i problemi con la Russia per mezzo di una guerra vera e propria.
Cortina di ferro invertita?
Il mondo adesso vivendo una delle fasi più difficili più pericolose degli ultimi 70 anni, è una fase che non dobbiamo sottovalutare. Lo scontro tra USA e Russia non sembra affatto tattico, bensì strategico. Il Coronavirus sta fungendo da anestetico. Paradossalmente chi è andato negli ultimi giorni in Russia in vacanza ha avuto come l’impressione di vivere una dimensione al contrario, ovvero come se avesse superato la cortina di ferro, ma in senso inverso, uscendo da essa non entrando. Al tempo dell’unione sovietica sapevamo che tante persone cercavano la libertà in occidente al di là del muro di Berlino. Adesso capita di vivere una sensazione esattamente contraria, chi va nei paesi dell’est vede gente che vive serena, senza mascherine, con teatri pieni. Gente che passeggia, bambini che giocano felici. Invece in occidente respiriamo ancora un clima di tensione pandemica artificialmente inventata, alimentata da giornali posseduti da persone che vivono e si arricchiscono proprio vendendo mascherine. Insomma, la situazione è davvero pericolosa noi dobbiamo stare attenti e vigili, non si può restare passivi.
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