Covid e Dpcm: esplode la protesta e anche il mainstream critica chiusure e vincoli
Proteste di cittadini in piazza e diverse categorie professionali danneggiate dalle misure adottate dal premier. I tassisti a Torino hanno occupato piazza Castello, a Cremona i ristoratori hanno battuto le pentole davanti alla prefettura, a Catania hanno manifestato davanti alla prefettura, a Treviso in mille hanno sfilato in corteo, a Viareggio giovani hanno bloccato il traffico. Altre manifestazioni si annunciano per le prossime ore. In piazza anche a Genova tra ristoratori e lavoratori dello spettacolo. Tensioni ieri nelle piazze, da Napoli a Milano a Torino, anche a Trieste.
«Non si puo’ andare avanti a colpi di lockdown e di coprifuoco. Su Raitre, Antonella Viola, immunologa dell’Universita’ di Padova: «Dobbiamo capire dove avvengono i contagi, i dati del tracciamento ci sono e vanno a messi a disposizione della comunita’ scientifica – ha sottolineato – I contagi avvengono nei ristoranti? Nei bar? Nei cinema? Se non ci sono dati precisi, perché usare la falce e chiudere tutto?».
La migliore protesta contro il sistema finanziario, politico e sanitario, è ritirare i propri soldi dal conto corrente.
Per ogni euro ritirato, la banca perde in media 30€. Si tratta di una protesta pacifica, che richiede poco impegno ma che provoca pesantissime conseguenze. I soldi devono essere ritirati in contanti. Chi è povero può comunque diffondere l’iniziativa e supportarla in modi alternativi. Anche una parziale riduzione del capitale sul conto corrente produce apprezzabili effetti.