Chi si salverà? Eletti, tribù di Dan e anticristo – VIDEO
(17/05/2023: aggiunta ipotesi anticristo AI)
Indice
- Introduzione
- La stirpe di Dan contrapposta a quella di Giacobbe
- Altre due genealogie “cattive”: Lilith e Caino
- Profezia della stirpe del basilisco
- La nazione che contrasta le altre – Etnìe e gruppi ebraici
- E se l’anticristo fosse l’AI?
- 2 VIDEO su Dan e anticristo
- Contenuto dei 2 video
- Parabola del “seminatore” (Lc 8:9-10)
- Parabola del “seminatore” (Mt 13,9-17)
- Separazione di frumento e paglia (Mt 3,12)
- Le zizzanie e il buon seme (Mt 13,24-30, e Mt 13,36-43)
- Parabola delle nozze (Mt 22,1-14)
- Migliori nemici: tutti possono salvarsi!
- L’illuminante profezia di Garabandal sull’apocalisse
- Considerazione finale aggiuntiva
- Chi è Armando Savini?
Abbiamo tutti la possibilità di salvarci? Ci sono alcuni che sono perduti in ogni caso?
Non rispondo a queste domande in maniera filosofica o dotta. I seguenti brani del Vangelo (che riportano ulteriori rimandi e paralleli) affermano che non tutti comprenderanno le parole di Cristo e del Vangelo. Riporterò fatti, al momento in cui scrivo, ancora poco conosciuti, ma anche se alcune cose saranno chiarite, sorgeranno nuove domande.
A quanto pare, a fianco di quella iscritta nel Libro della Vita di cui parla l’Apocalisse di Giovanni, è stata introdotta un’altra discendenza umana “non legittima”, ma il problema non è così semplice. Distinguere chi potrà salvarsi e chi no, è difficilissimo, poiché questa stirpe, sempre come riporto più sotto, è spesso mescolata e fusa con quella legittima e originaria della creazione del mondo (Ap 17,8). L’eresia gnostica, la possibile fonte di tutti mali di questo mondo, connessa anche col problema della stirpe illegittima, divide gli esseri umani in tre categorie immutabili: pneumatici, psichici e ilici, di cui questi ultimi non avrebbero nessuna possibilità di salvezza, indipendentemente dalle loro azioni, mentre gli psichici avrebbero possibilità parziali e gli pneumatici sarebbero salvi in qualunque caso.
Le scritture cristiane dichiarano anche, allo stesso tempo, che a tutti è annunciato il Vangelo, allo stesso modo e pienamente. Nessuno riceve “più” Parola di Cristo, così come nessuno ne riceve “meno” o ha “minore” accesso alla Sua Parola salvifica. Quindi, con questa semplice considerazione, se qualcuno si perderà, sarà solo colpa sua.
Dio non vuole che qualcuno si perda. Dio non desidera il male di nessuno e non gode del dolore di nessuno. Tuttavia, Dio basa la sua azione sul rispetto pieno e totale della libertà di scelta di ogni creatura. Altrimenti la relazione si fonderebbe su una presa in giro e su una bugia.
Inoltre, un amore che si limitasse, concedendosi a qualcuno sì e a qualcun altro no, non sarebbe vero amore.
Tutti sappiamo che nell’Apocalisse giovannea è scritto che 144’000 si salveranno (Ap 7,4), e alcuni ne approfittano per giustificare l’idea della predestinazione, ma questo non inficia quanto sopra detto. Infatti, nella stessa Apocalisse di Giovanni, è scritto che si salveranno anche coloro che hanno lavato le loro vesti con il sangue dell’Agnello (Ap 7,14). Il numero 144’000 è considerato simbolico, e pochissimi possono affermare di conoscere a fondo i misteri di questo libro profetico.
Altre dichiarazioni di speranza per tutti, si trovano nelle ripetute affermazioni del Vangelo, dove Cristo chiarisce di essere venuto a chiamare i peccatori e non i giusti (Lc 5,30-32 = Mc 2,16-17 = Mt 9,11-13): «Ma Gesù udito ciò, disse loro: Non hanno bisogno del medico i sani, ma gli ammalati. Andate ora e imparate quel che sia: Io voglio misericordia e non sacrificio: perché non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.» (vers. Martini-Sales)
Anche in Lc 19,10: «Poiché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto.»
In Lc 15 Cristo rinforza il concetto con la parabola della pecora smarrita, della dramma perduta e del figliol prodigo.
PUNTO NODALE:
L’odio e la persecuzione verso certe categorie di persone, espressi a livello razziale e genetico, e derivante dall’impostazione biologica e darwiniana della società, ovvero quella descritta da Enzo Pennetta e simili (ideologia nazista), potrebbe, a mio avviso, semplicemente spiegarsi con la contrapposizione di due antiche stirpi genealogiche, nate “diverse”. Ma come detto, e come i brani sotto riportati dimostrano, le stirpi si sono spesso mescolate.
La stirpe di Dan contrapposta a quella di Giacobbe
«1 E avendo principiato gli uomini a moltiplicare sopra la terra, e avendo avuto delle figliuole, 2 I figliuoli di Dio vedendo la bellezza delle figliuole degli uomini, preser per loro mogli quelle che più di tutte lor piacquero. 3 E il Signore disse: Non rimarrà il mio spirito per sempre nell’uomo, perché egli è carne: e i loro giorni saranno cento venti anni. 4 Ed erano in quel tempo de’ giganti sopra la terra: imperocché dopo che i figliuoli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, ed elle fecer figliuoli, ne vennero quelli possenti in antico, e famosi uomini.»
(Gen 6,1-4 ; vers. Martini di LaParola.net – grassetti miei)
Secondo Don Minutella (v. video riportato in basso), che prende spunto da San Girolamo, questo qui sopra sarebbe il passo incriminato, che racconterebbe che gli angeli decaduti, si sarebbero uniti con donne umane. Don Minutella ipotizza che ciò sia potuto accadere perché evocati dai membri della tribù pervertita di Dan, che sarebbero stati posseduti nell’atto della copulazione, procreando una stirpe di uomini più potenti, dotati, eroi famosi o semidei, che avrebbero dominato l’umanità fino a oggi.
Nel testo ebraico della Bibbia Hebraica Stuttgartensia, la parola “figliuoli di Dio” corrisponde a ĕlōhiym (elohim), che è lo stesso nome usato da Don Minutella e dal massone Mauro Biglino, anche se quest’ultimo lo interpreta in modi assurdi, allo scopo di distogliere i cristiani dalla fede. Invece, la Nota 4 della Bibbia Sales-Martini (versione similare a quella sopra) considera gli elohim “angeli decaduti”, e non li distingue dai “nephilim”. Eccola:
Secondo alcuni studiosi cattolici autorevoli, il male del mondo dipenderebbe principalmente da tale genìa di persone, passante per Giuda Iscariota il traditore, fino ad arrivare ai giorni nostri.
L’anticristo, secondo tali interpreti, nascerà proprio da tale genealogia (tribù di Dan), che si contrappone, come scimmiottatura, a quella di Gesù Cristo, il quale discende, invece, dalla tribù di Giuda. L’ipotesi è che l’anticristo sarà generato da un uomo e una donna posseduti da creature diaboliche, una versione alternativa, non miracolosa, alla generazione di Cristo, che invece è nato da Dio, miracolosamente, e da una donna preservata dal peccato originale fin dal progetto iniziale del mondo. Dio, pur nella sua onnipotenza, ha sottomesso l’intero progetto salvifico del mondo al libero consenso di una ragazza adolescente: Maria SS.
Cristo si inserisce nella discendenza di re Davide, per pagare l’insostenibile debito del peccato al posto degli umani. In questo modo la Legge divina resta intatta senza deroghe.
Il Vangelo di Matteo si apre, infatti, con la genealogia che parte da Giacobbe per arrivare a Gesù Cristo (41 o 42 generazioni), mentre quello di Luca, contiene la genealogia da Adamo fino a Cristo (circa 77 generazioni).
I nomi delle genealogie di Matteo e di Luca non corrispondono, per la parte in comune, tuttavia, questo problema non influisce sul fatto che discendenza dell’anticristo provi a imitare e rimpiazzare quella autentica del Cristo, Verità incarnata.
Non posso spiegare tutti i dettagli della questione della genealogia “maledetta”, altrimenti l’articolo sarebbe lunghissimo. Se guardate i video e i libri riportati di seguito, potete approfondire da soli. Alcune cose, devo però accennarle nei paragrafi qui sotto.
Altre due genealogie “cattive”: Lilith e Caino
Non esiste una sola discendenza peccatrice o addirittura maledetta, ma almeno tre.
Come ho già chiarito nel dettagliato articolo a questo link, le antiche versioni ebraiche del primo libro del Genesi, che erano trascrizioni della tradizione orale, contenevano richiami a Lilith, poi eliminati, lasciando brani contraddittori, nella versione Sacerdotale ebraica, e poi cancellati ulteriormente, nella versione Cattolica. In quest’ultima, però sono famosi 3 brani che si spiegano solo rifacendosi a Lilith, ed un ulteriore brano nel capitolo 34 di Isaia (Is 34,11-15) (l’ho spiegato qui).
Il punto è che Lilith fu la prima moglie di Adamo, la quale si ribellò a lui e ai progetti divini, rifiutando ben 3 arcangeli, andando a vivere nel Mar Rosso, cioè abbandonando il Paradiso Terrestre, dove si accoppiò con il demone Asmodai, generando una numerosa stirpe di demoni chiamati collettivamente “Lilim”.
Quella di Lilith, mi pare rappresentare un’ulteriore discendenza, sostanzialmente demoniaca.
Quella di Caino è un’ulteriore discendenza, tecnicamente non demoniaca, ma semplicemente “peccatrice”, e quindi forse salvabile, considerando le energie profuse da Cristo per salvare i peccatori, come nei numerosi brani e parabole che ho citato più sopra. Viene citata anche nella Nota 1-2 Sales-Martini.
Caino uccise Abele, primo omicidio e fratricidio della storia umana, usando, secondo la tradizione ebraica, una lama ricavata dalla mandibola di un asino. L’asino, simbolicamente rappresenta le forze del male, mentre il bue simboleggerebbe quelle del bene. Questa interpretazione è a rischio di eresia, perché potrebbe essere dualistica e gnostica. Un esperto o un teologo potrebbe dire se porre Cristo al di sopra di tale contrapposizione sia sufficiente a risolverla. C’è un ulteriore significato, nell’uso della mandibola, che chi sa interpretare il film “Lo squalo”, del 1975, di Spielberg, comprende al volo (NonCiHoCapitoNiente.it): effettivamente è un chiaro riferimento ad una discendenza.
Il Signore condannò Caino all’esilio perpetuo sulla Terra, ma impedì a tutti di ucciderlo.

«E il Signore gli disse: Che hai tu fatto? la voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra. 11 Or tu adunque sarai maledetto sopra la terra, la quale ha aperta la sua bocca, ed ha ricevuto il sangue del tuo fratello dalla tua mano. 12 Dopo che tu l’avrai lavorata, non darà a te i suoi frutti: tu sarai vagabondo e fuggiasco sopra la terra. 13 E Caino disse al Signore: È sì grande il mio peccato, ch’io non posso meritar perdono. 14 Ecco che tu oggi mi discacci da questa terra, ed io mi nasconderò dalla tua faccia, e sarò vagabondo e fuggiasco per la terra: chiunque pertanto mi troverà, darammi la morte. 15 E il Signore gli disse: Non sarà così: ma chiunque ucciderà Caino, avrà gastigo sette volte maggiore. E il Signore mise sopra Caino un segno, affinché nessuno di quegli, che lo incontrassero, lo uccidessero. 16 E andatosene Caino dalla faccia del Signore fuggitivo per la terra, abitò nel paese che è all’oriente di Eden. 17 E Caino conobbe la sua moglie, la quale concepì, e partorì Henoch: ed egli fabbricò una città; a cui diede il nome di Henoc dal nome del suo figliuolo.»
(Gen 4,10-17, vers. Martini)
Estintosi Abele, peccatore Caino, nacque un terzo figlio da Adamo ed Eva: Set, la cui discendenza è, per antonomasia, quella dei giusti. Anzi, viene spesso definita “discendenza divina”, e infatti, alcuni identificano i “figli di Dio” citati all’inizio di Gen 6, con tale discendenza. “Set” significa “sostituto”, in riferimento ad Abele che era morto, e Abramo discende, ovviamente, da lui.
Riassumendo, in totale, abbiamo almeno 3 discendenze possibili candidate a “zizzanie” o a “paglia” (cioè loglio) da bruciare, di cui si parla nei versi che riporto più sotto.
C’è però il problema del diluvio universale, che fu posteriore a tutte e tre queste generazioni: Lilith, Dan e Caino.
Se il diluvio ha cancellato tutti gli abitanti della terra, tranne gli otto contenuti nell’arca di Noè, come hanno fatto, queste 3 generazioni, o almeno una di esse, ad arrivare fino ad oggi, per fornire origine all’anticristo?
Forse ci furono altri sopravvissuti? Il diluvio universale pare sia un evento realmente storico, poiché presente in modo simile in tutte le culture del mondo, e suffragato da vari documenti e prove, perfino alcune di tipo geologico, che lo collocano in una data precisa: 10850 a.C. In questo video, una sintesi a partire dal min. 22:00:
https://youtu.be/KmyTPNAjGsY?t=1320
oppure, per vedere il video completo, qui:
https://youtu.be/KmyTPNAjGsY
Il titolo del video è: “C’erano una volta i giganti. Tra mitologia e archeologia. Adriano Forgione, Gianluca Marletta (Orizzonte degli Eventi)”.
Profezia della stirpe del basilisco
In Isaia XIV:28-30 (vers. Martini-Sales-Girotti) leggiamo una profezia contro i Filistei, a cui preannuncia sventura per tramite di un cosiddetto “basilisco”, che nascerà dalla stirpe del serpente:
L’anno che morì il re Acaz, fu fatto questo pesante vaticinio:
Non ti rallegrare, o Filistea tutta, che sia stata fatta in pezzi la verga di chi batteva; perché dalla stirpe del serpente nascerà un basilisco, e la sua stirpe ingoierà gli uccelli.
E i primogeniti dei poveri pascoleranno, e gli indigenti riposeranno con fiducia: e farà perire di fame la tua radice, e ucciderò tutto quello che di te rimarrà.
Questo breve passo è interessante riguardo alla questione delle discendenze, ma anche perché parla del destino dei poveri e degli indigenti. Una versione ebraica del testo riporta, invece di “e la sua stirpe ingoierà gli uccelli”, “e il suo frutto (cioè del basilisco) sarà un dragone volante”. Per brevità non riassumo il capitolo di Isaia in cui appaiono questi versetti. Il senso letterale di tale profezia è che nel momento stesso in cui i Filistei (o chi loro simboleggiano) si crederanno liberati dalla verga che li percuoteva, avranno ben poco da rallegrarsi, in quanto sorgerà un pericolo, per loro, ancora più grande, cioè un basilisco da cui discenderà una certa stirpe (o un dragone volante). Alcune interpretazioni sostengono che la verga che colpisce i Filistei sarebbe il sovrano Acaz, il serpente rappresenterebbe Ezechia, e il basilisco corrisponderebbe al Messia. Il basilisco è un serpentello pericolosissimo, che gli antichi reputavano mortale al solo udire il suo sibilo o a guardarlo. Analogamente, Cristo medico dell’uomo, fu prefigurato dal serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto (Numeri 21:4-9): chi lo guardava guariva dal morso dei serpenti, quelli “cattivi”.
Un’altra interpretazione dice che i tre serpenti siano, invece, identificabili con tre re Assiri, cioè, nell’ordine, Tiglatpilser, Salmanassar V e Sargon (successori del primo) oppure Salmanassar V, Sargon e Sennacherb.
Per il nostro discorso, questa profezia è interessante solo nel caso che l’interpretazione giusta risultasse la prima, che coinvolge il Messia. Si tratta anche dell’interpretazione più di largo respiro, che ha la seguente implicazione aggiuntiva.
Parlando più in generale, un secondo motivo di interesse sorge nelle parole di conforto rivolte ai poveri e agli indigenti, che saranno protetti, accuditi e sfamati. Questo dettaglio va sottolineato, siccome i poveri sono da sempre nel mirino delle persecuzioni dell’élite mondiale, che, come abbiamo visto, esiste da quando l’uomo iniziò a peccare. Basti ricordare i cosiddetti “uomini famosi”, “eroi” e “semidei” visti nei paragrafi precedenti, parlando della degenerazione umana descritta in Gen 6, che causò l’ira divina e il conseguente diluvio.
La nazione che contrasta le altre – Etnìe e gruppi ebraici
Cercando Ester 3:13 nella versione CEI/Gerusalemme su LaParola.net risulta quanto segue:
Amàn, distinto presso di noi per prudenza, segnalato per inalterata devozione e sicura fedeltà ed elevato alla seconda dignità del regno, ci ha avvertiti che in mezzo a tutte le stirpi che vi sono nel mondo si è mescolato un popolo ostile, diverso nelle sue leggi da ogni altra nazione, che trascura sempre i decreti del re, così da impedire l’assetto dell’impero da noi irreprensibilmente diretto.
Considerando dunque che questa nazione è l’unica ad essere in continuo contrasto con ogni essere umano, differenziandosi per uno strano tenore di leggi, e che, malintenzionata contro i nostri interessi, compie le peggiori malvagità e riesce di ostacolo alla stabilità del regno, abbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Amàn, incaricato dei nostri interessi e per noi un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate per mezzo della spada dei loro avversari, senz’alcuna pietà né perdono, il quattordici del decimosecondo mese, cioè Adàr; perché questi nostri oppositori di ieri e di oggi, precipitando violentemente negli inferi in un sol giorno, ci assicurino per l’avvenire un governo completamente stabile e indisturbato.
La cosa strana, è che questo lunghissimo brano, che in realtà corrisponde, come visto, ad un unico versetto, è totalmente assente nelle altre 9 seguenti versioni della Bibbia:
- Nuova Riveduta
- Nuova Diodati
- Riveduta 2020
- La Parola è Vita
- Luzzi/Riveduta
- Ricciotti
- Tintori
- Martini
- Diodati
Potete verificare la differenza rispetto a tutte le versioni aprendo questo unico link (LaParola.net Ester 3:13, tutte le versioni).
Il brano riporta il punto di vista dei nemici degli ebrei, e per non strumentalizzarlo, con una ricerca si dovrebbe appurare l’anno di questa versione biblica de LaParola.net e la fonte. Per ora ho accertato che il brano, e nessuna delle sue parti, eccetto la prima frase, non sono presenti in nessun altro libro o capitolo delle altre 9 versioni della Bibbia.
Il popolo ebraico non è un corpo monolitico né omogeneo, ma comprende numerosi gruppi ed etnìe, e di queste ultime, alcune nemmeno autenticamente ebree, come gli Ashkenaziti, originari di una terra compresa fra Mer Nero e Mar Caspio, di nome Khazaria, che si convertirono all’ebraismo per convenienza, e che rappresentano i più importanti fra gli ebrei sionisti. I Rothschild sono ashkenaziti. In totale si contano almeno 20 etnie, inclusi gli Ashkenaziti: Unterlander, Italkim, Sefarditi, Ostjuden, Oberlander, Romanioti, Mizrahì, Leviti di Urfa, Ebrei della montagna, Ebrei egiziani, Ebrei georgiani, Ebrei berberi, Ebrei di Cochin, Bene Israel, Falascià, Ebrei indiani, Bnei Efraim, Bnei Menashe, Ebrei di Kaifeng. Almeno 9 gruppi storicamente definiti, fra cui gli Esseni e altri otto: Ebrei alessandrini, Farisei, Caraiti, Nazareni o Ebioniti, Terapeuti, Zeloti, Sadducei, Samaritani. Ci sono tribù che non fanno parte delle “Dodici“, in ordine sparso: Beniamiti, Leviti, Giuditi, Cohanim, e come dirò fra poco, la tribù di Manasse sostituisce quella di Dan nell’Ap di Giovanni. Inoltre, Maria SS. e Gesù Cristo sono ebrei.
E se l’anticristo fosse l’A.I.?
Un colpo di scena che nessuno si aspettava! Il cattolicissimo Massimo Viglione, ha riconosciuto la tesi secondo cui, visti gli imprevisti e giganteschi sviluppi dell’intelligenza artificiale (“A.I.”), potrebbe essere essa stessa l’anticristo che nessuno si aspettava! Infatti sono sorte preoccupazioni sulla sua indipendenza, potere e imprevedibilità: tutti pensano che l’AI potrebbe sfuggire di mano. Ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo: “E SE L’ANTICRISTO FOSSE L’AI? – 2 VIDEO” a cui vi rimandiamo.
VIDEO su Dan e anticristo
Potete vedere due VIDEO, a proposito della stirpe di Dan e dell’anticristo:
1. Don Minutella, “L’anticristo, profezie e interpretazione” (Canale YT “Radio Domina Nostra” di Don Minutella stesso)
2. Armando Savini sull’anticristo e sull’apocalisse (Canale YT “LaFinanzaSulWeb” di Arnaldo Vitangeli).
Contenuto dei 2 video
Il secondo video, qui sopra, è più dettagliato e approfondito, e si basa sul nuovo libro di Armando Savini, “L’ultimo anticristo. Identikit dell’uomo più diabolico della storia secondo le profezie antiche e moderne”, (Youcanprint), 2023, la cui tesi fondamentale è che tutto il caos, la battaglia e la trasformazione che stiamo attraversando, non avrebbe, primariamente, scopi economici, geopolitici e strategici, ma la conquista delle nostre anime. I potenti della Terra possiedono già tutti i beni e il potere che potrebbero desiderare, e quindi il loro vero interesse sarebbe di tipo spirituale. Un gioco del tutto ignoto all’uomo spiritualmente addormentato, che per altro sarebbe in atto fin dall’epoca del peccato originale. La Russia rappresenterebbe il baluardo contro le forze dell’anticristo rappresentate dal modernismo gnostico-nazista angloamericano. Invece la Chiesa, e il Papa sua guida, sono il catéchon (o katéchon, dal greco antico τὸ κατέχον), ovvero ciò che trattiene la manifestazione dell’anticristo e che, finché non sparirà, ne impedirà l’apparizione.
Il libro citato da Don Alessandro M. Minutella è Augustin Lémann, “L’ Anticristo. L’uomo più fatale della storia”, ediz. Effedieffe, 2014, oltre al libro scritto da Don Minutella stesso: “La Sinfonia dell’Agnello”. Nel primo video riportato più sopra, il pregevole Don Minutella, scomunicato ben 3 volte da Bergoglio, specifica la sconosciuta questione delle due genealogie contrapposte, cristica e diabolica, convalidata da numerose citazioni e dalla mancanza della tribù di Dan nell’elenco delle 12 tribù riportate nel capitolo 7 (vv.5-8) dell’Apocalisse giovannea (sostituita con la tribù di Manasse). La somma degli israeliti di tutte queste 12 tribù è il numero simbolico 144’000, come già detto all’inizio.
Di seguito, una breve rassegna di brani probabilmente coinvolti nella “selezione degli eletti”, ma non esaustiva. Più sotto, una delle prove che “figli di Dio” possono essere anche le persone più insospettabili, o che tutti possono potenzialmente salvarsi.
Parabola del “seminatore” in Lc
Quanto sopra confermerebbe una teoria della predestinazione. Leggiamo, adesso, cosa dice il Vangelo:
«E i suoi discepoli gli domandavano, che parabola fosse questa. 10 A’ quali egli disse: A voi è concesso d’intendere il mistero del regno di Dio; ma a tutti gli altri (parlo) per via di parabole: perché vedendo non veggano, e udendo non intendano.»
(Questo qui sopra è Lc 8:9-10 dalla Bibbia Martini. Il brano intero = Mt 13:1-23; Mc 4:1-25)
Parabola del “seminatore” in Mt
«9 […] Chi ha orecchi oda». 10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. 14 E si adempie in loro la profezia d’Isaia che dice:
“Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi e non vedrete;
15 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile:
sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi,
per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi,
e di comprendere con il cuore
e di convertirsi, perché io li guarisca”.
16 Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono! 17 In verità io vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono.»
(Mt 13,9-17 Bibbia ediz. Nuova Riveduta)
Separazione di frumento e paglia
In questo singolo verso, che riporta le parole di Giovanni Battista, si sottolinea la distinzione fra due “erbe” diverse nello stesso campo, frumento e “paglia”. Concetto analogo a quello di Mt 13,24-30 e Mt 13,36-43, dove è espresso molto più dettagliatamente.
«Egli ha il ventilabro nella sua mano: e purgherà interamente la sua aia, e raccoglierà il suo frumento nel granaio: ma brucerà le paglie con fuoco inestinguibile.»
(Mt 3,12)
Le zizzanie e il buon seme
(v. anche: 36-43, 47-50; 1Co 3:9; 4:5)
«24 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'”.»
(Mt 13,24-30, Bibbia ediz. Martini-Sales)
«36 Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.»
(Mt 13,36-43)
Parabola delle nozze
Non dimentichiamo che, come dice Cristo: “molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti”, questo da un lato amplia il numero dei potenziali “salvi”, dall’altro ci mette tutti sull’allerta, salvandoci dal rischio di dare troppe cose per scontate:
«1 E Gesù ricominciò a parlare con essi per via di parabole, dicendo: 2 Il regno de’ cieli è simile a un re, il quale fece lo sposalizio del suo figliuolo: 3 E mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, e non volevano andare. 4 Mandò di nuovo altri servi, dicendo: Dite agli invitati: il mio desinare è già in ordine, si sono ammazzati i buoi, e gli animali di serbatoio, e tutto è pronto: venite alle nozze. 5 Ma quelli miser ciò in non cale: e se ne andarono chi alla sua villa, chi al suo negozio. 6 Altri poi presero i servi di lui, e trattarongli ignominiosamente, e gli uccisero. 7 Udito ciò, il re si sdegnò; e mandate le sue milizie, sterminò quegli omicidi, e dette alle fiamme la loro città. 8 Allora disse a’ suoi servi: Le nozze erano all’ordine, ma quelli, che erano stati invitati, non furono degni. 9 Andate dunque a’ capi delle strade, e quanti riscontrerete, chiamate tutti allo nozze. 10 E andati i servitori di lui per le strade radunarono quanti trovarono e buoni, e cattivi, e il banchetto fu pieno di convitati. 11 Ma entrato il re per vedere i convitati, vi osservò un uomo, che non era in abito da nozze. 12 E disselli: Amico, come se’ tu entrato qua, non avendo la veste nuziale? Ma quegli ammutolì. 13 Allora il re disse a’ suoi ministri: legatelo per le mani, e pe’ piedi, e gittatelo nelle tenebre esteriori: ivi sarà pianto, e stridore di denti. 14 Imperocché molti sono i chiamati, e pochi gli eletti.»
(Mt 22,1-14 – Bibbia Martini)
Ci sono anche altri passi biblici citabili, ma al momento non li ho sotto mano.
Migliori nemici: tutti possono salvarsi!
A dimostrazione che non siamo assolutamente in grado di dividere i “prescelti” dai “condannati”, e che perfino un acerrimo nemico può diventare un altro testimone della fede, possiamo citare due casi, nella mia modesta conoscenza:
1) Il caso dell’attivista per i diritti dei neri americani Ann Atwater, e del leader del Ku Klux Klan: C.P. Ellis. Inizialmente si davano la guerra in tutti i modi, e C.P. Ellis, come tutti i membri del suo Klan aveva come uno scopo di annientare i neri dalla faccia della Terra. Non solo era membro di questa setta razzista dai metodi molto oscuri, ma addirittura era leader e punto di riferimento per molti suoi aderenti. I due finiscono per stimarsi e apprezzarsi, vicendevolmente, sempre più, al punto da diventare cari amici, tanto che Ellis entrerà in conflitto con i suoi stessi compagni di Klan, fino a rinnegare definitivamente l’organizzazione. La storia è vera, ed è stata raccontata anche da Osha Gray Davidson, autrice del libro “The Best of Enemies: Race and Redemption in the New South”. Ne è stato tratto anche un film, del 2019, interessante, ma non so dire quanto attinente e fedele.
2) Paolo di Tarso, esempio fin troppo facile da riportare. Originariamente chiamato “Saulo”, uomo di grande cultura, appartenente alla tribù ebraica di Beniamino, possedeva notevoli diritti in virtù della sua cittadinanza romana, inoltre conosceva la lingua greca. Saulo era un accanito persecutore dei cristiani, finché un giorno, mentre si recava a Damasco per compiere una repressione dei fedeli di Cristo, fu avvolto da una luce accecante e soprannaturale, cadendo da cavallo, e udendo la potente voce di Cristo che gli chiedeva il motivo della sua persecuzione. Saulo perse la vista per 3 giorni, quando fu curato dal capo di una delle stesse comunità che lui combatteva. In breve, Saulo si convertì diventando uno dei principali divulgatori dell’insegnamento cristiano di tutti i tempi, viaggiando lontano e testimoniando con una doppia prigionia e infine con la decapitazione.
L’illuminante profezia di Garabandal sull’apocalisse
San Sebastiano di Garabandal è un paesino che aveva circa 70 famiglie, a 90 km da Santader nella Spagna. Quattro bambine, Conchita, Maria Dolores, Giacinta e Maria Cruz, nel giugno 1961 ebbero la visione della Vergine del Carmelo. L’apparizione si ripeté il giorno 8 dicembre 1964 quando la Vergine “chiamò” Conchita in una locuzione interiore, per farle gli auguri per il suo onomastico. Avvennero anche apparizioni dell’Arcangelo Michele.
Considerazione finale aggiuntiva
Un relatore della Libreria Esoterica Cavour, Giorgio Rossi, racconta, parafrasando, in uno dei suoi video:
«Nella Bhagavad Gita, [famosissimo testo indù, contenuto del più grande testo epico del Mahabharata] si afferma che le razze umane siano circa 400, ma solo una quarantina sarebbero veri umani. I restanti “non si sa cosa siano”.»
Chi è Armando Savini?
Economista, saggista, cultore di esegesi biblica e mistica ebraica. Laureato in Scienze Politiche ha completato un master in HR Management.
Tra le sue ultime pubblicazioni: “L’ultimo anticristo. Identikit dell’uomo più diabolico della storia secondo le profezie antiche e moderne”, (Youcanprint), 2023; “Sovranità, debito e moneta. Dal dominio delle banche centrali al Quantum Financial System” (Database International Books, 2022); “Sovranità, debito e moneta. Quello che dovresti sapere e non ti hanno mai detto”, 2021; “Miti, storie e leggende. I misteri della Genesi dal caos a Babele” (Diarkos 2020); “Le due sindoni” (Chirico, 2019); “Il Messia nascosto. Profezie bibliche alla luce della tradizione ebraica e cristiana” (Cantagalli-Chirico, 2019); “Maria di Nazaret dalla Genesi a Fatima” (Fontana di Siloe, 2017); “Risurrezione. Un viaggio tra fede e scienza” (Paoline, 2016); “Dall’impresa-macchina all’impresa-persona. Ripensare l’azienda nell’era della complessità” (Mondadori, 2009).
Questo articolo è stato scritto e pubblicato la prima volta da Casiciclici.it il 10 dicembre 2023, subendo varie modifiche ed estensioni.
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