Chi è Edward Snowden e cosa ha fatto? Perché è perseguitato?
Edward Snowden è un trentenne ex appaltatore della NSA che ha denunciato attività illecite dell’Agenzia per cui lavorava, più comunemente definito un “whistleblower“. Ha lasciato la sua casa alle Hawaii nel maggio 2013, viaggiando a Hong Kong per divulgare documenti al giornalista Glenn Greenwald. Al momento della sua partenza dagli Stati Uniti, Snowden ha lavorato come analista di sistemi Booz Allen Hamilton, facendo lavori a contratto per la NSA. I documenti che ha rivelato hanno reso noti dettagliati programmi segreti e capacità della NSA che sono stati e continuano ad essere utilizzati per raccogliere e archiviare comunicazioni personali sia negli Stati Uniti che all’estero.
Perché queste informazioni sono importanti?
I documenti rivelati da Snowden mostrano che la comunità dell’intelligence statunitense ed i suoi partner – comprese le agenzie di spionaggio britanniche, israeliane e tedesche – sono coinvolti nella sorveglianza di massa senza mandato dei cittadini a livello nazionale e all’estero. Numerosi documenti dimostrano che, oltre allo spionaggio svolto a fini di antiterrorismo, la NSA ei suoi partner hanno condotto attività di spionaggio politico e industriale, compreso l’inserimento di cimici in edifici dell’UE e delle Nazioni Unite, e la raccolta di dati telefonici ed e-mail dal Ministero delle Miniere e dell’Energia del Brasile. Per saperne di più sulle rivelazioni, vedere la pagina “Rivelazioni” del sito edwardsnowden.com (in inglese).
Nonostante i sistemi di sorveglianza transnazionale agiscano su molti milioni di persone, questi sono stati costruiti senza la conoscenza, l’autorizzazione o il controllo degli organi legislativi eletti degli Stati Uniti e dei paesi partner, tanto meno del pubblico. Snowden ha ritenuto che questa importante informazione dovesse essere democratizzata:
“Sono solo un altro ragazzo che siede lì giorno per giorno in ufficio, guarda cosa sta succedendo e dice: ‘Questo è qualcosa che non spetta a noi decidere, il pubblico deve decidere se questi programmi e politiche sono giusti o sbagliati.’ “(Snowden, giugno 2013)

Che impatto hanno avuto le rivelazioni di Snowden?
- Indagini: le rivelazioni di Snowden hanno portato a numerose indagini sulla sorveglianza statunitense e sulle violazioni dei diritti umani alla privacy e alla libertà di informazione. Gli Stati Uniti, l’UE e il Brasile hanno tutti indagini in corso sulla sorveglianza di massa.
- Trasparenza: in una conferenza stampa il 9 agosto 2013, il presidente Obama ha riconosciuto la necessità di una maggiore trasparenza sui programmi di sorveglianza degli Stati Uniti, chiedendo alla comunità dell’intelligence “di rendere pubbliche quante più informazioni possibili su questi programmi”. Un gran numero di documenti sono stati successivamente rilasciati dal governo degli Stati Uniti, incluso un parere della Corte FISA del 2011 che ha stabilito che alcune azioni di sorveglianza della NSA erano incostituzionali.
- Riforma legislativa: 19 proposte per una riforma legislativa sostanziale delle leggi che consentano la sorveglianza degli Stati Uniti sono attualmente pendenti negli Stati Uniti. Molte delle proposte di legge includono modifiche alla Corte FISA e proposte per procedimenti più trasparenti.
- Cause legali: sono stati presentati reclami formali contro i governi degli Stati Uniti e del Regno Unito per violazione delle leggi e dei diritti sulla privacy in Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. Inoltre, Microsoft, Google, Facebook, Yahoo, Linkedin e Dropbox hanno intentato azioni legali contro il governo degli Stati Uniti per consentire alle società di divulgare maggiori informazioni sulla loro conformità alle richieste di sicurezza nazionale.
- Un dibattito pubblico informato: le rivelazioni di Snowden hanno informato il pubblico dei programmi di sorveglianza che hanno raccolto segretamente dati di massa su telefoni e Internet, e questa democratizzazione della conoscenza offre al pubblico nuove scelte sui loro comportamenti. La copertura mediatica della sorveglianza e degli argomenti correlati è cresciuta notevolmente da giugno 2013. Una serie di sondaggi riflette anche un cambiamento nell’opinione pubblica degli Stati Uniti riguardo alla sorveglianza e all’impatto delle politiche del governo degli Stati Uniti sulle libertà civili.
Per saperne di più sulle indagini, le misure di trasparenza, la riforma legislativa, i reclami e la consapevolezza pubblica generati dalle rivelazioni di Snowden, consulta la pagina “Impatto” del sito edwardsnowden.com (in inglese).
Perché Edward Snowden non rilascia tutti i documenti in una volta?
Come affermato da Glenn Greenwald in varie sedi, Edward Snowden ha fornito documenti ai giornalisti con lo scopo esplicito di consentire loro di vagliare e analizzare i documenti prima di rilasciare ciò che ritengono appropriato.
Tradotto da: edwardsnowden.com
«Non avere niente da nascondere» è come non preoccuparsi della libertà di parola, solo perché non hai niente da dire. (Edward Snowden)
NDR: Sappiamo bene che i social network agiscono come editori, censurando e controllando contenuti indesiderati, orientando le opinioni di miliardi di utenti, ma quando si tratta di rendere conto delle loro responssabilità, pretendono di usufruire dei privilegi di chi fornisce solo un servizio informatico. Si guardi questo video su David Zuckerberg (fondatore di Facebook) messo alle strette davanti al Congresso USA e il video qui sotto su Jack Dorsey (fondatore di Twitter), anch’egli messo alle strette da un senatore USA:
Queste accuse sarebbero state impensabili se Edward Snowden non avesse iniziato a diffondere per la prima volta il problema della privacy, e della raccolta a strascico dei dati personali di tutti i cittadini del mondo. La questione di poter poi influenzare anche le scelte politiche e le opinioni degli utenti, non avrebbe avuto fondamento.

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Per ogni euro ritirato, la banca perde in media 30€. È una protesta pacifica, poco impegnativa, ma potentissima. Basta ritirare anche una piccola somma. I soldi vanno prelevati in contanti o convertiti in beni di rifugio. Chi è povero può comunque diffondere l’iniziativa.
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