Great Reset: azzeramento di finanza, di capitalismo e cittadini

La vera posta in palio nello scontro tra Trump e Biden è quella dei due diversi reset finanziari del capitalismo.
Il reset finanziario che avremmo nel caso in cui Biden vincesse, sarebbe una risoluzione delle enormi pendenze internazionali. Tali debiti sono stati creati espropriando il Popolo con tasse sui patrimoni privati giustificate da necessità di tipo emergenziale o quant’altro. Il sistema finanziario della Globalizzazione poggia sul consorzio Swift del settore bancario, e sui suoi scambi internazionali di scritture bancarie che creano masse di moneta a debito scritturale. Ma a questi debiti corrispondono creditori non esistenti, o meglio che esistono a discrezione dell’arbitrio del potere bancario. Tutta la moneta in circolazione non è altro che debito, e dagli anni 2000 c’è stata un’esplosione di questa creazione dal nulla di denaro nel settore interbancario, innescata con l’uso distorto dei derivati. La dinamica è propedeutica al Great Reset dell’Occidente, cioè allo svuotamento della Democrazia e delle possibilità di Libertà nella vita concreta delle persone.
Il presunto dovere di impedire oggi che il sistema finanziario salti in aria, impone ai banchieri di diventare usurai sempre più spietati. Infatti sono spinti a dover coprire una parte di questi enormi debiti (buchi) andando a depredare chi negli screen patrimoniali ha una reale ricchezza. Cioè in primis i risparmiatori ed i possidenti sottesi al ceto medio in generale. Sui conti privati degli italiani, ad esempio, ci sono circa 4.400 miliardi di euro di ricchezza espressa in valori finanziarizzati. Un tesoro che fa gola agli affamati banchieri nei guai, i quali vorrebbero continuare ad usare lo Stato italiano e il suo potere di far pagare le tasse, per tirare via ricchezza reale in Italia e portarla a ripianare i loro squilibri di bilancio.
In realtà i banchieri sarebbero i carnefici, ma anche le vittime di un sistema che li obbliga a distruggere le piccole economie, gli stati e le libertà dei cittadini. Le banche rischiano di fare una brutta fine qualora emergesse la situazione a bilancio della banca da loro diretta. Il reset per il mantenimento della Globalizzazione è la quintessenza dell’usurocrazia. Ad esse si contrappone il reset del QFS (Quantum Financial System) con l’attuazione di Gesara, cioè l’azzeramento dei debiti ingiustificati, e annessa punizione dei creditori multimiliardari fittizi, per reimpostare il sistema con una logica di moneta emessa a credito. In questo modo si porrebbe fine all’uso della finanza come strumento scientifico per creare rapporti piramidali di prevaricazione.

Liberamente tratto dall’articolo originale, che è: “Trump – Biden: la posta in palio”, scritto da Gianmarco Landi e pubblicato su Imolaoggi.it il 2 novembre 2020,

 

La migliore protesta contro finanza, politica e sanità, è ritirare soldi dal conto corrente

Per ogni euro ritirato, la banca perde in media 30€. È una protesta pacifica, poco impegnativa, ma potentissima. Basta ritirare anche una piccola somma. I soldi vanno prelevati in contanti o convertiti in beni di rifugio. Chi è povero può comunque diffondere l’iniziativa.
Leggi l’annuncio e scarica la locandina della protesta.

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