Michela Murgia: il dissenso sui social non produce niente, individui separati contro gruppi reali

Michela Murgia in questo video di 1:40 minuti parla delle persone che esprimono dissenso sui social network, un’attività che non produce nessun effetto. I social networks ci fanno credere di avere un potere, di poter dire la nostra e di poter cambiare qualcosa. Mentre invece, il nostro sfogarci sui social non produce niente, perché siamo singoli individui isolati, tenuti in queste condizioni “atomizzate” proprio dai social e dalle strutture create apposta dalla società moderna. I singoli non fanno paura al governo, ma i gruppi organizzati sì. Da questo punto di vista, i social network sono inutili, e il loro ruolo e funzione è proprio di contribuire ad arginare i dissenso. Quindi la libertà di espressione e di parola che crediamo di avere grazi eai social network è falsa, specialmente se si considera la frequente applicazione della censura, il restringimento della visibilità e la scelta di cosa viene mostrato. I social si comportano come editori (o dittatori), ovvero perseguendo una precisa posizione sociale, politica ed economica, e sebbene svolgano un indubbio ruolo pubblico, ma pretendono da avere i diritti e le esenzioni riconosciute ai semplci fornitori di servizi web.
Michela Murgia illustra anche le differenze fra i singoli individui separati, e i gruppi reali di persone che si vedono dal vivo. Spiega come le persone cambiano quando sono in gruppo, rispetto a quando sono sole, a causa della psicologia delle masse, che rende tutti più stupidi, anche se alcuni individui sono intelligenti, se considerati singolarmente.
Video tratto dalla pagina Facebook della testata The Vision, con cui divergiamo su molte opinioni, come la farsa della pandemia, mentre su altre concordiamo.
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